domenica 4 settembre 2016
la consulenza Tecnica d'Ufficio
Come affermato, tra le ultime, sentenze della Corte di Cassazione n. 1186/2016, la
consulenza tecnica d'ufficio è funzionale alla sola risoluzione di
questioni di fatto che presuppongano cognizioni di ordine tecnico
e non giuridico sicché i consulenti tecnici non possono essere
incaricati di accertamenti e valutazioni circa la qualificazione
giuridica di fatti e la conformità al diritto di comportamenti,
né, ove una tale inammissibile valutazione sia stata comunque
effettuata (nella specie, quella relativa alla qualificazione
della "attività confacente alle attitudini dell'assicurato", di
cui all'art. l della 1. n. 222 del 1984, come attività usurante o
stressante, o meno), di essa si deve tenere conto, a meno che non
venga vagliata criticamente e sottoposta al dibattito processuale
delle parti.
Ed in termini ancora più chiari si è espressa la pronuncia
996/1999, nel senso che la consulenza tecnica è un mezzo
istruttorio (e non una prova vera e propria)sottratto alla
disponibilità delle parti e affidato al prudente apprezzamento del
giudice del merito, il quale, tuttavia, nell'ammettere il mezzo
stesso deve attenersi al limite ad esso intrinseco consistente
nella sua funzionalità alla risoluzione di questioni di fatto
presupponenti cognizioni di ordine tecnico e non giuridico;
pertanto il giudice, qualora erroneamente affidi al consulente lo
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
8
svolgimento di accertamenti e la formulazione di valutazioni
giuridiche o di merito inammissibili, non può risolvere la
controversia in base ad un richiamo alle conclusioni del
consulente stesso, ma può condividerle soltanto ove formuli una
propria autonoma motivazione basata sulla valutazione degli
elementi di prova legittimamente acquisiti al processo e dia
sufficiente ragione del proprio convincimento, tenendo conto delle
contrarie deduzioni delle parti che siano sufficientemente
specifiche.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento