“La preghiera fa miracoli”,
purché non sia frutto di un atto meccanico.
Marta e il profeta Giona non sapevano pregare.
Marta chiede quasi in tono di rimprovero a Gesù che la sorella l’aiuti a servire, invece di rimanere ferma ad ascoltarlo, Gesù replica: “Maria ha scelto la parte migliore. E questa parte è quella della preghiera, quella della contemplazione di Gesù”
Questa è la parte migliore’, perché Maria ascoltava il Signore e pregava col suo cuore.
Il primo compito nella vita è la preghiera’.
Ma non la preghiera di parole, come i pappagalli;
ma la preghiera, il cuore
guardare il Signore, ascoltare il Signore, chiedere al Signore.
Ci sono altri come Giona, profetizzava, ma non pregava!
La preghiera che è solo formula senza cuore, come pure la voglia di una giustizia senza perdono, sono le tentazioni dalle quali un cristiano deve sempre guardarsi per arrivare a scegliere “la parte migliore”.“non pregare è chiudere la porta al Signore, perché Lui non possa fare nulla. Invece, la preghiera, davanti a un problema, a una situazione difficile, a una calamità è aprire la porta al Signore perché venga. Pregare è questo: aprire la porta al Signore, perché possa fare qualcosa. Ma se noi chiudiamo la porta, il Signore non può far nulla!
Testo proveniente dalla pagina http://it.radiovaticana.va/news/2013/10/08/il_papa:_una_preghiera_fatta_col_cuore_apre_la_porta_a_dio_e_produce/it1-735321
del sito Radio Vaticana
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