lunedì 28 ottobre 2013

pregare gli uni per gli altri


Gesù continua a pregare e a intercedere per noi, mostrando al Padre il prezzo della nostra salvezza: le sue piaghe. 
Gesù pregava il Padre per gli Apostoli e per la gente. Ma ancora oggi prega: "E’ l’intercessore,  e prega Dio con noi e davanti a noi. Gesù ci ha salvati, ha fatto questa grande preghiera, il suo sacrificio, la sua vita, per salvarci, per giustificarci: siamo giusti grazie a Lui. Adesso se n’è andato, e prega. Ma, Gesù è uno spirito? Gesù non è uno spirito! Gesù è una persona, è un uomo, con carne come la nostra, ma in gloria. Gesù ha le piaghe sulle mani, sui piedi, sul fianco e quando prega fa vedere al Padre questo prezzo della giustificazione, e prega per noi, come se dicesse: ‘Ma, Padre, che non si perda, questo!’".

Gesù è il primo a pregare" e come "nostro fratello" e "uomo come noi" intercede per noi:

Tante volte, tra noi, ci diciamo: ‘Ma, prega per me, eh?, ne ho bisogno, ho tanti problemi, tante cose: prega per me’. E quello è buono, eh?, perché noi fratelli dobbiamo pregare gli uni per gli altri". 
 "Prega per me, Signore: Tu sei l’intercessore":

"Lui prega per me; Lui prega per tutti noi e prega coraggiosamente perché fa vedere al Padre il prezzo della nostra giustizia: le sue piaghe. 

‘Signore, Tu sei l’intercessore, Tu mi hai salvato, mi hai giustificato. Ma adesso, prega per me’. E affidare i nostri problemi, la nostra vita, tante cose, a Lui, perché Lui lo porti dal Padre".


Testo proveniente dalla pagina http://it.radiovaticana.va/news/2013/10/28/il_papa:_ges%C3%B9_continua_a_pregare_per_noi_anche_oggi_mostrando_al/it1-741293
del sito Radio Vaticana 

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