Il Signore chiama alla conversione, “abbiamo bisogno di cambiare la vita”, di guardare “bene nella nostra anima”.
La Quaresima è proprio questo “aggiustare la vita”, avvicinandosi al Signore. Lui ci vuole vicini e ci aspetta per perdonarci.
Tuttavia il Signore vuole “un avvicinamento sincero” e ci mette in guardia dall’essere ipocriti:
“Cosa fanno gli ipocriti? Si truccano, si truccano da buoni: fanno faccia di immaginetta, pregano guardando al cielo, facendosi vedere, si sentono più giusti degli altri, disprezzano gli altri.
Non essere cristiani truccati, “Lavatevi, purificatevi, allontanate dai miei occhi il male delle vostre azioni, cessate di fare il male, imparate a fare il bene”.
“qual è il segno che andiamo su una buona strada?”:
“‘Soccorrete l’oppresso, rendete giustizia all’orfano, difendete la causa della vedova’.
Avere cura del prossimo: del malato, del povero, di quello che ha bisogno, dell’ignorante. Questa è la pietra di paragone. Gli ipocriti non sanno fare questo, non possono, perché sono tanto pieni di se stessi che sono ciechi per guardare gli altri. Quando uno cammina un po’ e si avvicina al Signore, la luce del Signore gli fa vedere queste cose e va ad aiutare i fratelli. Questo è il segno, questo è il segno della conversione”.
Il segno che noi siamo lontani dal Signore è l’ipocrisia. L’ipocrita non ha bisogno del Signore, si salva da se stesso, così pensa, e si traveste da santo. Il segno che noi ci siamo avvicinati al Signore con la penitenza, chiedendo perdono, è che noi abbiamo cura dei fratelli bisognosi. Il Signore ci dia a tutti luce e coraggio: luce per conoscere cosa succede dentro di noi e coraggio per convertirci, per avvicinarci al Signore. E’ bello essere vicino al Signore”.
Testo proveniente dalla pagina http://it.radiovaticana.va/news/2014/03/18/il_papa:_la_quaresima_%C3%A8_per_cambiare_la_vita,_no_agli_ipocriti/it1-782428
del sito Radio Vaticana
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