C'è gente legata fino alla morte a certe usanze e tradizioni religiose e gente che ormai le ritiene superate o come oggetto da museo. Chi ha ragione?
l'uomo non è solo spirito, ma è anima che vive in un corpo di carne, concreto, materiale. Di qui nasce il bisogno di manifestare il nostro mondo interiore attraverso segni, gesti concreti. Cristo stesso nell'economia della salvezza è venuto non in forma spirituale, ma in carne ed ossa, e scegliendo di restare in mezzo a noi attraverso segni concreti che sono la Chiesa e i sacramenti. La Tradizione è ciò che Cristo ci ha lasciato come sua vita nella Chiesa, nella Parola, nei Sacramenti.
le tradizioni sono espressioni di religiosità popolare, che sono sorte per manifestare in forma sensibile un sentimento di pietà collettiva, o come esigenza di vivere in forma concreta certi contenuti di fede. Ad esempio le paraliturgie sceniche che durante la Settimana Santa esemplificano la Passione e Morte di Cristo. La Tradizione e le tradizioni hanno valore in quanto sono il risultato di una fede. Se questa manca finiscono per diventare pura coreografia.
Sbaglia chi vuole abolire usanze radicate in un tessuto di vita di un popolo, ma sbaglia anche chi recita meccanicamente una parte senza comprenderne il significato. Serve una fede autentica, rinnovata da una catechesi costante che dia significato anche ai gesti esteriori.
DATTOLI sac. Pietro, "hanno ancora valore le tradizioni?", in "Partecipare", anno I nr. 4-5, 1974 Santeramo
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