tratto da un articolo marzo 1974
di Don Pierino Dattoli in "Partecipare" Santeramo in colle
per religiosità va fatta una distinzione tra ciò che è la fede e ciò che è la religione.
religione e fede sono due cose che non necessariamente si equivalgono.
Si può essere religiosi e non aver fede...
la religione è qualcosa che si fonda più su un sentimento, su un atteggiamento esterno di tradizione, tante volte incosciente, passivo.
La fede, invece, è qualcosa di più profondo e di più vivo. Anzi è qualcosa che da senso e trasforma la vita.
La FEDE è accettare Dio in maniera convinta,
è vivere evangelicamente,
è saper filtrare tutti gli avvenimenti del quotidiano attraverso la luce chiara di Dio.
....Una vastissima fascia di donne, specie quelle di una certa età (anziane/nonne degli anni 70) conservano una religiosità di tipo tradizionale. Ciò non significa che è una religiosità senza base, vuota, apparente, folkoristica soltanto. Invece affonda le radici in una genuina fiducia e confidenza in Dio, che permea di sapore cristiano tutta la loro esistenza. Ciò è dimostrato dal loro modo di parlare, giudicare, trattare al gente, dal carattere dolce e sereno, da quella solidarietà e umanità nel bisogno.
E' una generazione di mamma che hanno offerto alla Chiesa una schiera di sacerdoti, religiosi e suore.
la generazione di donne di media età (mamme 30-50enni degli anni 70), nella gran parte dei casi continua il tipo di religiosità tradizionale. Tuttavia un numero considerevole di esse si mostra apatica, indifferente, poco interessata al problema religioso. Ciò si denota dalla trascuratezza dell'educazione religiosa e morale che impartiscono ai figli. Non ci tengono più che i figli crescano nel "santo timor di Dio".
la nuova generazione (adolescenti anni 70) nasce già in posizione critica di fronte a un tipo di religiosità tradizionale, vivendo in un gusto troppo intimistico del proprio vivere cristiano.
non si vuole una fede scomodante che faccia abbandonare i soliti schemi di vita, la quieta assuefazione, che faccia abbandonare il conformismo.
le giovani (anni 70) tutte buone cattoliche quando si tratta di farsi un segno di croce, o gustarsi una messa "beat" con chitarre, frequentare associazione, anzi è occasione di evasione dalle mura domestiche.
Ma difficilmente impegnate in modo operativo e concreto a favore dei più deboli, dei poveri e degli anziani.
Abbiamo speranza che si arrivi a una fede diversa con donne "attive" nella Chiesa.
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