martedì 25 marzo 2014

cuore umile, docile e obbediente

omelia festa annunciazione 25 marzo 2014

Dove porta la superbia del cuore? 
Adamo ed Eva che, cedendo alla seduzione di Satana, hanno creduto di essere come Dio. 
Quella “superbia sufficiente” fa sì che siano allontanati dal Paradiso. 
Ma il Signore non li lascia camminare da soli, fa loro una promessa di redenzione e cammina con loro. 
“Il Signore accompagnò l’umanità in questo lungo cammino. Ha fatto un popolo. Era con loro”. 

E quel “cammino che è incominciato con una disobbedienza”, 
“finisce con una obbedienza”, 
con il sì di Maria all’Annuncio dell’angelo. 
Il nodo che ha fatto Eva con la sua disobbedienza  lo ha sciolto Maria con la sua obbedienza


“Il Signore è in cammino con il suo popolo. E perché camminava con il suo popolo, con tanta tenerezza? Per ammorbidire il nostro cuore. Esplicitamente lo dice, Lui: ‘Io farò del tuo cuore di pietra un cuore di carne’. Ammorbidire il nostro cuore per ricevere quella promessa che aveva fatto nel Paradiso. Per un uomo è entrato il peccato, per un altro uomo viene la salvezza. E questo cammino tanto lungo aiutò tutti noi ad avere un cuore più umano, più vicino a Dio, non tanto superbo, non tanto sufficiente”.

“La salvezza non si compra, non si vende: si regala. E’ gratuita. Noi non possiamo salvarci da noi stessi: la salvezza è un regalo, totalmente gratuito. Non si compra con il sangue né di tori né di capre: non si può comprare. Soltanto, per entrare in noi questa salvezza chiede un cuore umile, un cuore docile, un cuore obbediente. Come quello di Maria. E, il modello di questo cammino di salvezza è lo stesso Dio, suo figlio, che non stimò un bene irrinunciabile, essere uguale a Dio. Paolo lo dice”.


“cammino dell’umiltà, dell’umiliazione”. 
 “significa semplicemente dire: io sono uomo, io sono donna e Tu sei Dio, e andare davanti, alla presenza di Dio”, “nella obbedienza, nella docilità del cuore”. 
Guardiamo l’icona di Eva e di Adamo, guardiamo l’icona di Maria e Gesù, guardiamo il cammino della Storia con Dio che camminava con il suo popolo. 
E diciamo: ‘Grazie. Grazie, Signore, perché oggi Tu dici a noi che ci hai regalato la salvezza’. Oggi è un giorno per rendere grazie al Signore”.



Testo proveniente dalla pagina http://it.radiovaticana.va/news/2014/03/25/il_papa:_la_salvezza_%C3%A8_un_dono_da_ricevere_con_cuore_umile,_come_ha/it1-784555
del sito Radio Vaticana 

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