mercoledì 12 novembre 2014

LO SPORT



LO SPORT COME SERVIZIO SOCIALE[1]
 È ormaiincontestabile che lo sport faccia parte integrante della nostra vita. Il guaio è che moltissimi di noi sono sportivi seduti, divenendo così facilmente solo tifosi; e solo pochi sono sportivi attivi.
L’attività invece è quella che dovrebbe prevalere tanto da fare i ogni uomo uno sportivo praticante. È ormai risaputo che molti medici e igenisti affermano che lo sport è un ottimo correttivo della vita sedentaria, specialmente ora che la vita moderna con i suoi ritrovati e con le sue comodità toglie molte occasioni di movimento. Lo sport perciò è un correttivo alla portata di tutti e può essere dosato secondo ogni individuo.
Abbiamo così ravvisato una prima validità sociale della pratica sportiva che interesserebbe ogni uomo a qualsiasi età. Perciò è necessario che lo sport contribuisca alla crescita umana e sociale di ogni comunità.
Nella nostra cittadina è possibile una simile crescita?
Secondo noi : SI!
Per raggiungere questo traguardo pewrò bisogna mettere impianti sportivi a disposizione di tutti. Bisogna creare una sensibilità nuova facendo capire che lo sport può benissimo essere un fatto popolare e di massa, praticato per il bene del proprio corpo e del proprio spirito da giovani, uomini, anziani. I giovani è chiaro, hanno una naturale propensione; ma gli adulti possono acquisire l’abitudine a fare dello sport anche per preveniretante malattie.
Già i romani ai loro tempi l’avevano capito, affermando “mens sana in corpore sano”. Certo avevano capito che la pratica sportiva oltre che ad irrobustire il fisico era salutare anche per le facoltà spirituali: dava armonia, completessa, senso della misura, serenità…
Sono necessarie però attrezzature sportive che permettano lo svolgersi.. ci vogliono molti impianti, perché sono anche luogo di incontro, posti dove nascono nuove amicizie, mezzi di grande amalgama sociale
GIUSEPPE SILETTI


[1] G. SILETTI, Partecipare, n. 1 gennaio 1974, p. 1 e 12

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