LO SPORT COME SERVIZIO SOCIALE[1]
È ormaiincontestabile
che lo sport faccia parte integrante della nostra vita. Il guaio è che
moltissimi di noi sono sportivi seduti, divenendo così facilmente solo tifosi;
e solo pochi sono sportivi attivi.
L’attività invece è quella che dovrebbe prevalere tanto da
fare i ogni uomo uno sportivo praticante. È ormai risaputo che molti medici e
igenisti affermano che lo sport è un ottimo correttivo della vita sedentaria,
specialmente ora che la vita moderna con i suoi ritrovati e con le sue comodità
toglie molte occasioni di movimento. Lo sport perciò è un correttivo alla
portata di tutti e può essere dosato secondo ogni individuo.
Abbiamo così ravvisato una prima validità sociale della
pratica sportiva che interesserebbe ogni uomo a qualsiasi età. Perciò è
necessario che lo sport contribuisca alla crescita umana e sociale di ogni
comunità.
Nella nostra cittadina è possibile una simile crescita?
Secondo noi : SI!
Per raggiungere questo traguardo pewrò bisogna mettere
impianti sportivi a disposizione di tutti. Bisogna creare una sensibilità nuova
facendo capire che lo sport può benissimo essere un fatto popolare e di massa,
praticato per il bene del proprio corpo e del proprio spirito da giovani,
uomini, anziani. I giovani è chiaro, hanno una naturale propensione; ma gli
adulti possono acquisire l’abitudine a fare dello sport anche per
preveniretante malattie.
Già i romani ai loro tempi l’avevano capito, affermando “mens sana in corpore sano”. Certo
avevano capito che la pratica sportiva oltre che ad irrobustire il fisico era
salutare anche per le facoltà spirituali: dava armonia, completessa, senso
della misura, serenità…
Sono necessarie però attrezzature sportive che permettano lo
svolgersi.. ci vogliono molti impianti, perché sono anche luogo di incontro,
posti dove nascono nuove amicizie, mezzi di grande amalgama sociale
GIUSEPPE SILETTI
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