venerdì 14 novembre 2014

AVVENTO



AVVENTO [1]
Avvento è attesa! E fra i sentimenti che riempiono il cuore vi è l’ansia. Che cosa o chi aspettiamo  nell’ avvento? La venuta dì Gesta nella carne a Betlemme, e, come giudice, alla fine del mondo. Tutto ciò si concretizza nella Liturgia: Cristo che è venuto, che viene e che verrà. Intanto che siamo proiettati nel futuro, a fissare lo sguardo oltre le nubi per scorgervi il segno glorioso del « Figlio dell’Uomo », riflettiamo in questo sacro tempo di attesa che è silenzio, ascolto, cammino, conversione. Accettiamo la predicazione del Battista che ci prepara con isaica espressione ad accogliere il Messia; abbassando i monti, colmando gli abissi, aprendo strade nel deserto e raddrizzando i sentieri storti. Leviamo lo sguardo della fede: ecco Cristo che viene vivo coi vivi, a darci vita con la sua vita, come dice don O rione, Egli avanza al grido angoscioso dei popoli. Cristo viene portando nelle sue mani le lacrime e il sangue dei poveri; la croce  degli afflitti, degli oppressi, delle vedove, degli orfani, degli emarginati, dei reietti.
Nel tempo forte dell’Avvento, la stessa solennità mariana dell’immacolato  Concepimento della Vergine anziché distrarci, ci aiuta potentemente ad andare incontro a Cristo che viene. Essa ci richiama, secondo le prime pagine della Bibbia, alla promessa del Redentore che verrà e nascerà da una Donna che schiaccerà la testa del serpente ingannatore. Ed allora con Maria andiamo verso il Natale del Salvatore da Lei donato agli uomini, preparandoci con le medesime disposizioni di fede viva, di desiderio e di ardente amore della Vergine Madre.
 
L’ARCIPRETE
Dan Angelo Mastrandrea


[1] Don A. MASTRANDREA, Partecipare, n. 11 dicembre 1974 p. 2

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