l dono di essere figli di Dio non si può “vendere” per un malinteso senso di “normalità”, che induce a dimenticare la sua Parola e a vivere come se Dio non esistesse. La tentazione di voler essere “normali”, quando invece si è figli di Dio. Che in sostanza vuol dire ignorare la Parola del Padre e inseguirne una solo umana, la “parola della propria voglia”, scegliendo in certo modo di “vendere” il dono di una predilezione per immergersi in una “uniformità mondana”. Questa tentazione il popolo ebreo dell’Antico Testamento l’ha avuta più di una volta,
“La normalità della vita esige dal cristiano fedeltà alla sua elezione e non venderla per andare verso una uniformità mondana.
Questa è la tentazione del popolo, e anche la nostra.
Tante volte, dimentichiamo la Parola di Dio, quello che ci dice il Signore, e prendiamo la parola di moda, no?, anche quella della telenovela è di moda, prendiamo quella, è più divertente!
L’apostasia è proprio il peccato della rottura con il Signore, ma è chiara: l’apostasia si vede chiaramente. Questo è più pericoloso, la mondanità, perché è più sottile”.
“E’ vero che il cristiano deve essere normale, come sono normali le persone”, ma ci sono valori che il cristiano non può prendere per sé. Il cristiano deve ritenere su di sé la Parola di Dio che gli dice: ‘Tu sei mio figlio, tu sei eletto, io sono con te, io cammino con te’”. Resistendo quindi alla tentazione di considerarsi vittime di “un certo complesso di inferiorità”, di non sentirsi un “popolo normale”:
“La tentazione viene e indurisce il cuore e quando il cuore è duro, quando il cuore non è aperto, la Parola di Dio non può entrare. Gesù diceva a quelli di Emmaus: ‘Stolti e tardi di cuore!’. Avevano il cuore duro, non potevano capire la Parola di Dio. E la mondanità ammorbidisce il cuore, ma male: mai è una cosa buona il cuore morbido! Il buono è il cuore aperto alla Parola di Dio, che la riceve. Come la Madonna, che meditava tutte queste cose in cuor suo, dice il Vangelo. Ricevere la Parola di Dio per non allontanarsi dall’elezione”.
“Chiediamo la grazia di superare gli egoismi, chiediamo la grazia della docilità spirituale, cioè di aprire il cuore alla Parola di Dio Il Signore ci dia la grazia di un cuore aperto per ricevere la Parola di Dio e per meditarla sempre. E da lì prendere la vera strada”.
Testo proveniente dalla pagina http://it.radiovaticana.va/news/2014/01/17/il_papa:_un_cristiano_non_tralascia_la_parola_di_dio_per_seguire/it1-764788
del sito Radio Vaticana
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