lunedì 28 aprile 2014

Perché stai cercando tra i morti colui che è vivo?’

“Perché io nella vita cerco tra i morti Colui che è vivo?
È un limite tutto umano cercare ciò che serve nel posto sbagliato.

 ... 
Nessuno all’inizio riconosce Gesù: 
né la Maddalena davanti al sepolcro vuoto, 
né i discepoli di Emmaus che tornano a casa “depressi” e sconfitti. Addirittura un Apostolo, Tommaso, “pone delle condizioni” per credere alla Risurrezione: mettere il dito nelle piaghe:

“’Perché stai cercando tra i morti colui che è vivo?’. 

Quante volte noi cerchiamo la vita fra le cose morte, 
fra le cose che non possono dare vita, 
fra le cose che oggi sono e domani non saranno più?
“Non è scontato accettare la vita del Risorto”
...
La cecità che  impedisce di vedere “Gesù vivo è la chiusura “in una qualsiasi forma di egoismo o di autocompiacimento”, il lasciarsi “sedurre dai poteri terreni e dalle cose di questo mondo dimenticando Dio e il prossimo”, il riporre le “speranze in vanità mondane, nel denaro, nel successo”:

“Allora la Parola di Dio ci dice: 

 ‘Perché cercate tra i morti colui che è vivo?’. 
...
Cercare Gesù nel posto giusto, cominciando a porsi la giusta domanda e sapendo che Gesù vivo “sarà sempre vicino a noi per correggere la rotta se noi abbiamo sbagliato”:

“‘Perché cercate tra i morti colui che è vivo?’. 

Questa domanda ci fa superare la tentazione di guardare indietro, a ciò che è stato ieri, e ci spinge in avanti verso il futuro. Gesù non è nel sepolcro, è il Risorto!, Lui è il Vivente, Colui che sempre rinnova il suo corpo che è la Chiesa e lo fa camminare attirandolo verso di Lui. ‘Ieri’ è la tomba di Gesù e la tomba della Chiesa, il sepolcro della verità e della giustizia; ‘oggi’ è la risurrezione perenne verso la quale ci sospinge lo Spirito Santo, donandoci la piena libertà”.

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