mercoledì 2 aprile 2014

creati per amare

Il Matrimonio ci conduce nel cuore del disegno di Dio, che è un disegno di alleanza col suo popolo, con tutti noi, un disegno di comunione
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“L’immagine di Dio è la coppia matrimoniale, è l’uomo e la donna, tutti e due, non soltanto il maschio, l’uomo, non soltanto la donna, no: tutti e due. 
Siamo creati per amare, come riflesso di Dio e del suo amore
E nell’unione coniugale l’uomo e la donna realizzano questa vocazione nel segno della reciprocità e della comunione di vita piena e definitiva.
 Quando un uomo, una donna celebrano il sacramento del matrimonio Dio, si rispecchia in essi: imprime in loro i propri lineamenti e il carattere indelebile del suo amore. 
Il matrimonio è l’icona dell’amore di Dio con noi. 
 Dio fa dei due sposi una sola esistenza.  “Una sola carne”. 
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L’uomo e la donna sono consacrati per il loro amore, per amore. Gli sposi infatti, in forza del Sacramento, vengono investiti di una vera e propria missione, perché possano rendere visibile, a partire dalle cose semplici, ordinarie, l’amore con cui Cristo ama la sua Chiesa, continuando a donare la vita per lei, nella fedeltà e nel servizio”.


Il vero legame è sempre col Signore. Quando la famiglia prega, il legame si mantiene. Quando lo sposo prega per la sposa e la sposa prega per lo sposo, quel legame diviene forte. Uno prega con l’altro
E’ vero che nella vita matrimoniale ci sono tante difficoltà
 Ma il segreto è che l’amore è più forte di quando si litiga.
 E per questo io consiglio agli sposi, sempre, di non finire la giornata in cui hanno litigato senza fare la pace. Sempre!”.

Per fare la pace non è necessario chiamare le Nazioni Unite, che vengano a casa a fare la pace! E’ sufficiente un piccolo gesto, una carezza: “Ma, ciao! A domani!” E domani si incomincia un’altra volta. E questa è la vita: portarla avanti così, portarla avanti col coraggio di volerla vivere insieme
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Le tre parole magiche! 
Permesso: per non essere invadente nella vita dei coniugi. “Permesso; cosa ti sembra, eh? Permesso; mi permetto, eh?” 
Grazie: ringraziare il coniuge. “Ma, grazie per quello che hai fatto per me; grazie di questo”. 
 “Scusa, per favore! Scusa!”. 
 Con queste tre parole, con la preghiera dello sposo per la sposa e della sposa per lo sposo e con il fare la pace sempre, prima che finisca la giornata, il matrimonio andrà avanti. 
Le tre parole magiche, la preghiera e fare la pace sempre. 

l’umiltà è forza e non debolezza! 
Cari malati, non stancatevi di chiedere nella preghiera l’aiuto del Signore. 
E voi, cari sposi novelli, gareggiate nello stimarvi e aiutarvi a vicenda”.



Testo proveniente dalla pagina http://it.radiovaticana.va/news/2014/04/02/udienza_generale._il_papa:_il_matrimonio,_icona_dell%E2%80%99amore_di_dio_con/it1-786956
del sito Radio Vaticana 

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