martedì 25 febbraio 2014

quando i cuori si allontanano nasce la guerra

Bimbi affamati nei campi profughi, mentre i fabbricanti d’armi fanno festa nei salotti. 
quando “i cuori si allontanano nasce la guerra”. “
Sembra che lo spirito della guerra si sia impadronito di noi. Si fanno atti per commemorare il centenario di quella Grande Guerra, tanti milioni di morti… E tutti scandalizzati! Ma oggi è lo stesso! 
Invece di una grande guerra, piccole guerre dappertutto, popoli divisi… 
Le guerre, l’odio, l’inimicizia  non si comprano al mercato: sono qui, nel cuore.” 
muoiono tanti per un pezzo di terra, per una ambizione, per un odio, per una gelosia razziale”. “La passione – ci porta alla guerra, allo spirito del mondo”: 

“Anche abitualmente davanti a un conflitto, ci troviamo in una situazione curiosa: andare avanti per risolverlo, litigando. Col linguaggio di guerra. Non viene prima il linguaggio di pace! E le conseguenze? Pensate ai bambini affamati nei campi dei rifugiati… Pensate a questo soltanto: questo è il frutto della guerra! E se volete pensate ai grandi salotti, alle feste che fanno quelli che sono i padroni delle industrie delle armi, che fabbricano le armi, le armi che finiscono lì. Il bambino ammalato, affamato, in un campo di rifugiati e le grandi feste, la buona vita che fanno quelli che fabbricano le armi”. 

“Cosa succede nel nostro cuore?”, ha ripetuto. L’Apostolo Giacomo, ha detto il Papa, ci dà un consiglio semplice: “Avvicinatevi a Dio ed Egli si avvicinerà a voi”. Quindi, ha avvertito che “questo spirito di guerra, che ci allontana da Dio, non è soltanto lontano da noi” è “anche a casa nostra”: 

“Quante famiglie distrutte perché il papà, la mamma non sono capaci di trovare la strada della pace e preferiscono la guerra, fare causa… La guerra distrugge! ‘Da dove vengono le guerre e le liti che sono in mezzo a voi? Forse non vengono dalle vostre passioni?’. Nel cuore! Io vi propongo oggi di pregare per la pace, per quella pace che soltanto sembra sia diventata una parola, niente di più. Perché questa parola abbia la capacità di agire, seguiamo il consiglio dell’Apostolo Giacomo: ‘Riconoscete la vostra miseria!”. 
oggi 25 febbraio” un “cristiano davanti a tante guerre, dappertutto”: “Piangere, fare lutto, umiliarsi”. “Il Signore ci faccia capire questo e ci salvi dall’abituarci alle notizie di guerra”.


Testo proveniente dalla pagina http://it.radiovaticana.va/news/2014/02/25/il_papa:_bimbi_affamati_nei_campi_profughi_e_i_fabbricanti_d%E2%80%99armi/it1-776252
del sito Radio Vaticana 

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