lunedì 3 febbraio 2014

nelle difficoltà non negoziare Dio, far penitenza e affidarci a Lui

Davide, un re peccatore, ma un re anche con questo amore tanto grande: era tanto attaccato al suo Dio e tanto attaccato al suo popolo e non usa per difendersi né Dio né il suo popolo. Nei momenti brutti della vita accade che forse nella disperazione uno cerchi di difendersi come può e anche di usare Dio e di usare la gente. 
primo atteggiamento è quello: non usare Dio e il suo popolo.

Noi, quando accade una difficoltà  nella nostra vita sempre cerchiamo – è un istinto che abbiamo – di giustificarci. Davide non si giustifica, è realista, cerca di salvare l’arca di Dio, il suo popolo, e fa penitenza per quella strada. E’ un grande: un grande peccatore e un grande santo. Come vanno insieme queste due cose… Dio lo sa!”.



Davide invece di scegliere la vendetta contro tanti insulti, sceglie di affidarsi a Dio”. 
 il Signore sa sempre quello che accade. 
Il terzo atteggiamento di Davide è dunque l’affidamento al Signore. 
Tutti noi passiamo nella vita” per momenti di buio e di prova. 
Ecco allora i tre atteggiamenti: “Non negoziare Dio” e “la nostra appartenenza”; “accettare la penitenza e piangere sui nostri sbagli”; infine “non cercare, noi, di fare giustizia con le nostre mani, ma affidarci a Dio”

“un uomo che ama Dio, ama il suo popolo e non lo negozia; un uomo che si sa peccatore e fa penitenza; un uomo che è sicuro del suo Dio e si affida a Lui. Davide è santo e noi lo veneriamo come santo. Chiediamo a lui che ci insegni questi atteggiamenti nei momenti brutti della vita”.


Testo proveniente dalla pagina http://it.radiovaticana.va/news/2014/02/03/il_papa:_un_uomo_di_governo_non_strumentalizza_dio_e_il_suo_popolo/it1-769661
del sito Radio Vaticana 

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