Gesù
parla ai dottori della legge che gli chiedono un segno e li definisce
“generazione malvagia”.
“Perché questi dottori della legge
non capivano i segni del tempo e chiedevano un segno straordinario ?
Prima di tutto, perché erano
chiusi.
Erano chiusi nel loro sistema, avevano sistemato la legge
benissimo, un capolavoro. T
utti gli ebrei sapevano che cosa si poteva
fare, che cosa non si poteva fare, fino a dove si poteva andare. Era
tutto sistemato. E loro erano sicuri lì”.
Avevano dimenticato
che Dio è il Dio della legge, ma è il Dio delle sorprese”
che Dio è sempre nuovo; mai rinnega se stesso, mai dice
che quello che aveva detto era sbagliato, mai, ma ci sorprende sempre.
E
loro non capivano e si chiudevano in quel sistema fatto con tanta buona
volontà e chiedevano a Gesù: ‘Ma, fai un segno!’. E non capivano i
tanti segni che faceva Gesù e che indicavano che il tempo era maturo.
Chiusura!
Secondo, avevano dimenticato che loro erano un popolo in
cammino. In cammino!
E quando ci si incammina, quando uno è in cammino,
sempre trova cose nuove, cose che non conosceva”.
La vita è un cammino verso la pienezza di Gesù Cristo,
quando verrà la seconda volta”.
Se la legge non porta a Gesù Cristo è morta. E per questo Gesù li
rimprovera di essere chiusi, di non essere capaci di conoscere i segni
dei tempi, di non essere aperti al Dio delle sorprese”:
io
sono attaccato alle mie cose, alle mie idee, chiuso?
O sono aperto al
Dio delle sorprese?
Sono una persona ferma o una persona che cammina?
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