lunedì 13 ottobre 2014

quando uno è in cammino, sempre trova cose nuove

Gesù parla ai dottori della legge che gli chiedono un segno e li definisce “generazione malvagia”.
“Perché questi dottori della legge non capivano i segni del tempo e chiedevano un segno straordinario ? 
Prima di tutto, perché erano chiusi. 
Erano chiusi nel loro sistema, avevano sistemato la legge benissimo, un capolavoro. T
utti gli ebrei sapevano che cosa si poteva fare, che cosa non si poteva fare, fino a dove si poteva andare. Era tutto sistemato. E loro erano sicuri lì”.
Avevano dimenticato che Dio è il Dio della legge, ma è il Dio delle sorprese” 
che Dio è sempre nuovo; mai rinnega se stesso, mai dice che quello che aveva detto era sbagliato, mai, ma ci sorprende sempre. 
E loro non capivano e si chiudevano in quel sistema fatto con tanta buona volontà e chiedevano a Gesù: ‘Ma, fai un segno!’. E non capivano i tanti segni che faceva Gesù e che indicavano che il tempo era maturo. Chiusura! 
Secondo, avevano dimenticato che loro erano un popolo in cammino. In cammino! 
E quando ci si incammina, quando uno è in cammino, sempre trova cose nuove, cose che non conosceva”.

La vita è un cammino verso la pienezza di Gesù Cristo, quando verrà la seconda volta”. 
 Se la legge non porta a Gesù Cristo è morta. E per questo Gesù li rimprovera di essere chiusi, di non essere capaci di conoscere i segni dei tempi, di non essere aperti al Dio delle sorprese”:
io sono attaccato alle mie cose, alle mie idee, chiuso? 
O sono aperto al Dio delle sorprese? 
 Sono una persona ferma o una persona che cammina? 

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