giovedì 8 maggio 2014

docilità dialogo e Grazia

“Chi fa l’evangelizzazione è Dio”. 
La burocratizzazione nella Chiesa può ostacolare l’accostarsi delle persone a Dio. Tre qualità cristalline di un cristiano: docilità allo Spirito, dialogo, fiducia nella grazia. senza  docilità alla voce di Dio nessuno può evangelizzare, nessuno può annunziare Gesù Cristo: in linea di massima, annuncerà se stesso.
“Non si può evangelizzare senza il dialogo. Non si può. Perché tu devi partire proprio da dove è la persona che deve essere evangelizzata. E quanto importante è questo. ‘Ma, padre, si perde tanto tempo, perché ognuno ha la sua storia, viene con questo, le sue idee...’. E perde il tempo… Più tempo ha perso Dio nella creazione del mondo e l’ha fatta bene! Il dialogo. Perdere il tempo con l’altra persona, perché quella persona è quella che Dio vuole che tu evangelizzi, che tu gli dia la notizia di Gesù è più importante. Ma come è, non come deve essere: come è adesso”.
Le parole di Filippo suscitano nel ministro etiope il desiderio di essere battezzato e al primo corso d’acqua lungo la strada così avviene. Filippo amministra il Battesimo all’etiope, “lo porta –  nelle mani di Dio, della sua grazia”. E a sua volta il ministro sarà  in grado di generare la fede. “Pensiamo a questi tre momenti dell’evangelizzazione: la docilità per evangelizzare; fare quello che Dio manda, secondo il dialogo con le persone - ma nel dialogo, si parte da dove loro stanno - e terzo, affidarsi alla grazia: è più importante la grazia che tutta la burocrazia.

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