“Ecco, io mando un angelo davanti a
te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho
preparato”
“il Signore ha dato a tutti un #angelo”. “Ognuno di noi ne ha
uno” che “ci accompagna”
“E’ sempre con noi!
E’ come un ambasciatore di
Dio con noi. E il Signore ci consiglia: ‘Abbi rispetto della sua
presenza!’.
Rispettarlo e ascoltarlo
L’Angelo custode ci difende sempre e
soprattutto dal male.
L’Angelo è lì “per consigliarci”,
per “coprirci”, esattamente come farebbe “un amico”. “Un amico che noi
non vediamo, ma che sentiamo”.
Un amico che un giorno “sarà con noi in
Cielo, nella gioia eterna”:
“Soltanto chiede di ascoltarlo, di rispettarlo. Soltanto questo:
rispetto e ascolto. E questo rispetto e ascolto a questo compagno di
cammino si chiama docilità.
Il cristiano deve essere docile allo Spirito
Santo. La docilità allo Spirito Santo incomincia con questa docilità ai
consigli di questo compagno di cammino”.
E per essere docili bisogna essere piccoli, come bambini.
l’Angelo custode è “un compagno di cammino” che insegna
l’umiltà e che come bambini va ascoltato:
“Chiediamo oggi al Signore la grazia di questa docilità, di ascoltare
la voce di questo compagno, di questo ambasciatore di Dio che è accanto
a noi nel nome Suo, che siamo sorretti dal suo aiuto.
da omelia 2 ottobre 2015 Papa Francesco
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