il Signore ha “fecondato con il sangue dei martiri i primi
germogli della Chiesa di Roma”.
“Si parla della crescita di una pianta“
“il Regno dei Cieli è come un uomo che abbia gettato a
terra il seme, poi va a casa sua“ e – dorma o vegli - “il seme cresce,
germoglia, senza che lui sappia come“. Questo seme è la Parola di Dio
che cresce e diventa Regno di Dio, diventa Chiesa grazie alla “forza
dello Spirito Santo“ e alla “testimonianza dei cristiani“:
“Sappiamo che non c’è crescita
senza lo Spirito: è Lui che fa la Chiesa, è Lui che fa crescere la
Chiesa, è Lui che convoca la comunità della Chiesa. Ma anche è
necessaria la testimonianza dei cristiani. E quando la testimonianza
arriva alla fine, quando le circostanze storiche ci chiedono una
testimonianza forte, lì ci sono i martiri, i più grandi testimoni.
La Chiesa viene annaffiata dal sangue dei martiri. E questa è la
bellezza del martirio. Incomincia con la testimonianza, giorno dopo
giorno, e può finire come Gesù, il primo martire, il primo testimone, il
testimone fedele: con il sangue“.
“Ma c’è una condizione per la testimonianza, perché sia vera deve essere senza condizioni“:
Deve essere ferma, decisa,
deve essere con quel linguaggio che Gesù ci dice, tanto forte: ’Il
vostro linguaggio sia sì, sì, no, no’. Questo è il linguaggio della
testimonianza“.
“Oggi ci sono tanti martiri, nella
Chiesa, tanti cristiani perseguitati. Pensiamo al Medio Oriente,
cristiani che devono fuggire dalle persecuzioni, cristiani uccisi dai
persecutori. Anche i cristiani cacciati via in modo elegante, con i
guanti bianchi: anche quella è una persecuzione. Oggi ci sono più
testimoni, più martiri nella Chiesa che nei primi secoli.
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