Gesù sposò la Chiesa per amore.
E’ “la sua sposa: bella, santa, peccatrice, ma la ama lo stesso”. E il
suo modo di amarla mette in mostra le “tre caratteristiche” di
questo amore:
“È un amore fedele;
è un amore
perseverante, non si stanca mai di amare la sua Chiesa;
è un amore
fecondo.
E’ un amore fedele! Gesù è il fedele!
Lui rimane fedele, perché non può rinnegare se
stesso!’.
La fedeltà è proprio l’essere dell’amore di Gesù. E l’amore di
Gesù nella sua Chiesa è fedele. Questa fedeltà è come una luce sul
matrimonio. La fedeltà dell’amore. Sempre”.
Fedele sempre, ma anche sempre
instancabile nella sua perseveranza. Proprio come l’amore di Gesù per la
sua Sposa. "Tante volte" Gesù perdona la Chiesa e allo stesso modo, anche all'interno della coppia alle volte "si
chiede perdono" e così "l'amore matrimoniale va avanti":
“La vita matrimoniale deve essere
perseverante, deve essere perseverante. Perché al contrario l’amore non
può andare avanti. La perseveranza nell’amore, nei momenti belli e nei
momenti difficili, quando ci sono i problemi: i problemi con i figli, i
problemi economici, i problemi qui, i problemi là. Ma l’amore persevera,
va avanti, sempre cercando di risolvere le cose, per salvare la
famiglia. Perseveranti: si alzano ogni mattina, l’uomo e la donna, e
portano avanti la famiglia”.
Terzo tratto, la “fecondità”. L’amore
di Gesù, “fa feconda la Chiesa con nuovi figli,
“ci sono cose che a Gesù non piacciono”, ovvero i matrimoni
sterili per scelta:
“Questi matrimoni che non vogliono i
figli, che vogliono rimanere senza fecondità. Questa cultura del
benessere di dieci anni fa ci ha convinto: ‘E’ meglio non avere i figli!
E’ meglio! Così tu puoi andare a conoscere il mondo, in vacanza, puoi
avere una villa in campagna, tu stai tranquillo’... Ma è meglio forse -
più comodo – avere un cagnolino, due gatti, e l’amore va ai due gatti e
al cagnolino.
E alla fine
questo matrimonio arriva alla vecchiaia in solitudine, con l’amarezza
della cattiva solitudine. Non è fecondo, non fa quello che Gesù fa con
la sua Chiesa: la fa feconda”.
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