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Come ad ogni novità ci si deve augurare il meglio possibile. Così accade per ogni anno nuovo, vita nuova, e così si spera che la nuova legislatura porti qualcosa di buono per tutti. Oggi ci sarà l'avvio del nuovo parlamento, con la
stessa legge elettorale prima da tutti criticata, e prossima ad essere cassata col referendum della primavera prossima. E che invece ha prodotto due novità, una maggioranza stabile in entrambe le camere, e un minor numero
di partiti (almeno in partenza, perché poi per magia si moltiplicano). Auguro a tutti i prossimi nostri rappresentanti un proficuo lavoro, specie ai circa 250 debuttanti, ancora ingenui, freschi e speriamo volenterosi e fattivi. Ma se c'è una tra le tantissime leggi da eliminare, per me è proprio quella circa la pensione ai parlamentari dopo metà legislatura. Lo so che gli onorevoli debuttanti questa cosa nemmeno tra tre anni la vorrebbero. Ma è contro questi ingiustificati privilegi che bisogna insistere oltre i tantissimi problemi reali che il popolo italiano vive, mentre i suoi rappresentanti sono onorati e speriamo «onerati» dalla carica, dalla «missione».
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