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Nell'ultimo mese la cronaca riporta le notizie di due operazioni anti truffa. La prima riguarda aziende dell'Andriese specializzate nella commercializzazione di olio di oliva, che truffavano, miscelando il prodotto italiano con miscele di olio prodotto in altre nazioni, e vendendo tali miscele per extravergine d'oliva. La seconda operazione, del 21 aprile nel Foggiano, è ancora più grave perché riguarda olio di semi colorato con clorofilla venduto e «spacciato» per olio extravergine d'oliva. Così la Puglia, da essere la regione
maggior produttrice del cosiddetto «oro verde», subisce oltre il danno, anche la beffa. Nel settore alimentare i controlli vanno incoraggiati, e in caso di scoperte di tali truffe bisognerebbe
essere tempestivi e decisi nel sanzionare senza condoni, indulti
e pietismi vari.
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Ha ragione lei, perché i truffatori danneggiano non solo i consumatori, ma i produttori onesti. Con un danno per l’economia che diventa incalcolabile,nel tempo.
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