PUBBLICATO IL 14/04/2008 SU GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/quotidiano/gazzetta_edicolanav.asp
Dall'ingresso della moneta unica (per
molti un'unica moneta) si è assistito ad
un vertiginoso aumento dei prezzi. Il
famoso arrotondamento al raddoppio
dalla vecchia mille lire direttamente
all'euro, quasi che il rapporto fosse 1:1.
E così ci siamo tutti ritrovati con meno
soldi e il doppio delle spese.
È di attualità il continuo rincaro dei
prezzi degli alimentari. Non si arriva
più a fine mese. Un vecchio contadino,
oggi imprenditore agricolo, si toglie
subito i sassolini ed aziona il suo cervello
fine. Non si sente responsabile di
nessun aumento. E subito lì a snocciolare
dati. Nel 2007 il concime detto
dei poveri, perché il più economico, lo
pagava 14 euro. Lo stesso concime quest'anno,
2008, lo ha pagato ben 28 euro. Il
gasolio agricolo per i vari mezzi nel
2007 gli costava 0.50 cent di euro al litro,
mentre oggi gli costa ben 0.85 cent di
euro. Mentre lui le sue pregiate olive
per la produzione dell'olio extravergine
d'oliva le ha vendute sempre allo stesso
prezzo, 50 euro al quintale. Lui che per
produrre lo stesso quintale deve spendere
il doppio, non ottenendo nessun
aumento per le sue olive chiedeva, ma
come potrà continuare a produrre, a
sopravvivere ?
Il mio pensiero è stato che di certo
qualcuno sugli aumenti sta già giocando
a rubare o truffare, ma non
sapevo chi dato che anche la cassiera
condivideva le lamentele dei suoi clienti
consumatori.
s c ad o n a @ g m a i l . c o m
_______________
Quando ci sono situazioni come l’at -
tuale, di certo qualcuno si arricchisce e
qualcuno si impoverisce: non può finire a
somma zero. I produttori accusano la
distribuzione, cioè il commercio, che però
denuncia spese e tasse pesanti. La verità
è che i consumatori sanno con chi prendersela,
e non c’è da fare neanche tant
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