lunedì 14 settembre 2015

Guardare la croce

Satana ci seduce per poi rovinarci, “è un bugiardo, è un invidioso, perché per l’invida del diavolo, del serpente, è entrato il peccato nel mondo”.Il male seduce e incanta, ma è un cattivo pagatore.
Mentre Gesù  è venuto per prendere su di sé tutti i nostri peccati e Lui è diventato il più grande peccatore senza averne fatto alcuno. E Paolo ci dice: ‘Lui si è fatto peccato per noi’, riprendendo la figura ‘Lui si è fatto serpente’. Gesù stesso a Nicodemo spiega che “come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in Lui abbia la vita eterna”.Gesù ha preso su di sé tutti i nostri peccati

Dio si è fatto uomo e si è addossato il peccato. E Paolo ai Filippesi,  spiega questo mistero:
Pur essendo nella condizione di Dio, Gesù non ritenne un privilegio di essere come Dio ma svuotò se stesso, assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini; umiliò se stesso, facendosi obbediente fino alla morte e morte di Croce”.
La strada del cristiano è abbassarsi come Gesù sulla Croce
Gesù, “annientò se stesso, si è fatto peccato per noi, Lui che non conosceva peccato”.
Quando guardiamo Gesù sulla Croce, ma ci sono bei dipinti, ma la realtà è un’altra: era strappato tutto, insanguinato dai nostri peccati. Questa è la strada che Lui ha preso per vincere il serpente nel suo campo. Guardare la Croce di Gesù: guardare la realtà, cosa era la croce in quel tempo. E guardare il suo percorso e a Dio, che annientò se stesso, si abbassò per salvarci. Anche questa è la strada del cristiano. Se un cristiano vuole andare avanti sulla strada della vita cristiana deve abbassarsi, come si è abbassato Gesù. E’ la strada dell’umiltà, sì, ma anche di portare su di sé le umiliazioni come le ha portate Gesù”.
Nella festa della Esaltazione della Santa Croce, chiediamo la grazia alla Madonna di “piangere d’amore, di piangere di gratitudine perché il nostro Dio tanto ci ha amato che ha inviato il suo Figlio” ad “abbassarsi e annientarsi per salvarci”.

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