MAESTRI DEL SENSO: IL PROF. BEPPE MICUNCO
All’interno del corso di formazione per docenti, svoltosi presso l’Istituto “Elena di
Savoia” di bari da ottobre 2022 ad aprile 2023, dal titolo “MAESTRI DEL SENSO,
COMPETENZA E PASSIONE PER UNA SCUOLA MIGLIORE”, è stata presentata
anche la figura del prof. Giuseppe Micunco, incontro intitolato “Passione Educativa”.
grazie agli interventi del prof Luigi Di Nardi, attualmente impegnato presso Ufficio
Scuola arcidiocesi di Bari, nonchè del sacerdote Francesco Micunco, nella sua
particolare veste di figlio del prof Giuseppe Micunco, oltre al perfetto binomio
“Passione educativa” del Maestro di senso Giuseppe Micunco è emerso il suo alto
valore umano, culturale, cristiano e modello di una santità ordinaria nel mondo del
laicato.
In questo breve mio articolo, sul mio blog personale, alle parole più idonee utilizzate
dal prof Dinardi, per delineare il perchè il prof Micunco può ben essere additato
come MAESTRO DI SENSO, e alla testimonianza diretta del figlio don Francesco,
che con la stessa alta cultura del padre, con linguaggio edotto, ma reso
magnificamente semplice per tutti ha fatto rivivere il professore, il padre, il maestro di
senso, il laico impegnato, qui poco ci sarebbe da aggiungere alle suddette
testimonianza. Ma la mia diretta conoscenza del prof. Micunco vuole appunto essere
un’ulteriore conferma di un uomo che ha vissuto a 360 gradi la sua umanità, e ha
saputo testimoniare la sua passione educativa anche al sottoscritto. Ho conosciuto
prima il professore Beppe Micunco come collaboratore del seminario minore di bari
sin dal 1984 quando allora giovane seminarista alle scuole medie capitava di
incrociare nelle varie sale del seminario un uomo che ispirava simpatia, sorridente e
bonaccione, presente ad aiutare studenti seminaristi con il doposcuola, e qualche
lezione di recupero latino e greco. Poi avendo frequentato il ginnasio presso il
“Socrate di Bari”, quel professore che impegnava il suo tempo per seminaristi liceali
è diventato per me più familiare come il padre della mia compagna di classe al
Liceo, la figlia Lucia. Ma tale conoscenza è diventata più intensa quando al triennio
dello stesso Liceo il prof. Micunco è diventato il “mio” PROFESSORE di latino e
greco. Ho messo tra virgolette “mio” perché da subito, come tantissime
testimonianze riportate da ex studenti e amici, l’empatia del professore non solo
eliminava ogni barriera, distanza tra alunni e docente. Basterebbe questo elemento
per consegnare la figura del prof Micunco ad autentico pedagogo, che tramite la sua
vera passione ha trasformato la sua professione in vera missione umana, nonchè
cristiana. Ha saputo riversare su ogni persona non il suo enciclopedico sapere, ma il
suo smisurato rispetto per ogni individuo a cui ha donato prima la sua delicata
attenzione e poi la sua sincera stima e amicizia. Mille sarebbero gli aneddoti che han
visto il prof. Micunco come il più amato del Socrate, nonostante due materie non
proprio leggerissime. Sulle sue abilità a trasformare la Cultura quasi elitaria in
briciole digeribili anche da neofiti di lingue e letteratura antiche c’è unanime
conferma dai parte non solo ex alunni, ma anche da esperti in materia. Quindi il
primo aspetto principale che mi preme evidenziare della figura del maestro di senso,
prof Beppe Micunco è la sua vicinanza a ogni persona che ha incontrato,
trasformando ogni incontro in occasione di trasmissione di gioia, ma anche passione
per la “CONOSCENZA” più che delle materie scolastiche, della materia umana fatta
di carne ed ossa, centro della vera missione educativa del professor Micunco. La
mia fortuna nel aver incrociato il Prof Micunco non si è conclusa con l’esame finale al
termine del Liceo, dove con magna grazia mi ha supportato con voti alti di cui molto
di quel 9 in greco all’esame di stato è tutta bontà del professore interessato più che a
valutarmi a spronarmi anche attraverso lo studio ad essere come lui attento a
camminare verso la conoscenza, fatta di passione nella sua duplice accezione di
impegno che richiede anche sacrificio, ma anche di passione che infiamma
entusiasma. Dicevo, che oltre a godere della stima e bontà del prof Micunco al
Liceo, le nostre strade si sono nuovamente incrociate nelle aule di Scienze
Religiose, dove con il professore Micunco ho percorso altri esami, ma con immenso
piacere ricordo il “seminario” sulle figure di santità presenti nella nostra arcidiocesi.
Grazie a lui ho scoperto la Beata Elia, la venerabile Santa Scorese, Giovanni
Modugno e tanti altri maestri di senso e santità a cui oggi aggiungerei, senza ombra
di dubbio lo stesso Beppe Micunco. SE è vero che il Maestro Gesù diceva di non
farci chiamare maestri, perché uno solo è il maestro, lo stesso prof Micunco a cui
ogni titolo accademico potrebbe essere limitante rispetto alla sua grandezza umana
culturale, scientifica, per tutti oltre il suo ruolo di docente, è stato ed è
“semplicemente” BEPPE MICUNCO. Un nome, che nella sua quasi familiarità
abbatte ogni barriera che spesso pseudo culture, e purtroppo alcuni docenti alzano.
Con Beppe, non mi sono mai sentito a disagio, pur avendo tutti compreso il suo alto
valore umano, culturale e spirituale. Un santo, senza ombra di smentita, sulle mie
strade. Mentre raggiungevo a piedi la sede dell’Istituto di Scienze Religiose, il buon
Dio mi ha permesso di fare quella passeggiata di circa 20 minuti a piedi proprio
affiancando il buon Beppe. Tanti discorso di ogni genere, sempre con la massima
disponibilità all’ascolto e a saper paternamente consigliare. Non da ultimo un nostro
discorso dove per un attimo l ho visto lasciare per poco il suo buon sorriso è quando
in un nostro scambio di battute io glio riferivo dell’importanza della partecipazione dei
laici al “governo” della Chiesa, e dopo essersi acceso il suo volto di entusiamo per
questo mio progetto, che è stata mia tesi di laurea triennale, lo stesso Beppe
immediatamente ha cambiato espressione quando gli ho riferito che molti sacerdoti
non hanno condiviso la mia ricerca. Letteralmente con tono dispiaciuto ha detto “il
clericlaismo è un danno” per la Chiesa. Forse in quel suo rimmarcare con
espressione dispiaciuta quanto il clericalismo sia ancora forte nella Chiesa ha sentito
e manifestato il suo ramarrico per non aver ancora pienamente visto la centralità del
LAICO E DEL LAICATO nella sua amata Chiesa. Probabilmente, se oggi sono e
siamo a parlare di Beppe Micunco è perchè quella sua missione, passione educativa
è una fiamma che se ha visto consumare il suo tempo le sue energie ha illuminato
tanti, e sta dando luce e darà ancora maggior risalto ai LAICI che sanno seminare in
ogni luogo, e soprattutto nella scuola l’importanza dell’umanesimo, dell’uomo come
essere che va aiutato più che ad apprendere nozioni a conoscere se stessi e il
Maestro. Questo breve articolo, non può e non potrebbe racchiudere la poliedrica
figura di Beppe e qualitativamente non aggiunge molto a tante testimonianze sul suo
essere ancora oggi MAESTRO DI SENSO, “odegitrio” (colui che indica la via
come la stessa Odegitria), ma è un altro piccolo tassello che non vuole incensare il
grande professore, ma raccogliere quel testimone che nella sua bella corsa verso la
santità ha portato correndo e donando a noi.
Donato Scarpa
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